Showtime - USA 2008 - Creata da:Tom Kapinos - interpreti:Dave Duchovny,Natascha McElhone,Madeleine Martin,Madeleine Zima,Evan Handler,Pamela Adlon
C'è stato bisogno di sottolinearlo che il personaggio di Hank Moody, protagonista della serie Californication creata da Tom Kapinos , fosse ispirato ad un altro Hank, Bukowski, con cui condivide la professione di scrittore. Gli omaggi sono molteplici, non ultima la rappresentazione del padre di Moody da parte di Mark Margolis, che a Bukowski ci assomiglia molto. Ebbene è necessaria questa precisazione perchè il personaggio interpretato da Dave "Maulder" Duchovny sarà anche uno scapestrato scrittore in crisi creativa dedito alle dissolutezze più oscene ma non ha la raffinatezza lercia del vero Bukowski.
Duchovny, che è anche produttore, cerca di tirarsi via dalla faccia la persecuzione del personaggio di X-Files, cosa che non riesce completamente, mettendosi nei panni di questo scrittore Don Giovanni e disordinato che tenta di riconquistare la sua ex(Natascha McElhone) con cui ha una figlia (Madeleine Martin)e riunire la famiglia. Come da titolo (e si sono beccati pure una bella denuncia dai Red Hot Chili Peppers), il vizio preferto di questo Hank non è l'alcohol come il suo illustre pigmalione, ma il sesso. Hank è una calamita infallibile verso le donne, tanto da conquistarne due a puntata con la facilità con cui si uccide un moscerino. Tra queste c'è Mia( la bellissima Madeleine Zima), figlia dell'uomo che sta per sposare la sua ex, che poi Hank scopre sedicenne. Una delle sottotrame è la fissazione per questa Lolita verso Hank che invece, almeno sentimentalmente, sembra non avere occhi che per la ex moglie. Hank cerca di scivere un nuovo libro mentre esce l'orribile riduzione cinematografica del suo libro di successo God Hates Us All, che si chiama A Crazy Little Thing Called Love e il cui apprezzamento è il metro delle simpatie del protagonista. Divertente in questo frangente lo sfottà a Tom Cruise e Katie Holmes, interpretati da dei sosia brevemente, che sono l'esempio dell'ironia popolare verso cui la serie spesso si affida. Le sottotrame integrano le manie sessuali della coppia formata dall'agente di Hank, Charlie (Evan Handler) e della moglie Marcy(Pamela Adlon). Sarà che ormai siamo abituati a ben altro ma, nonostante il sesso sia il tema principale e i nudi (o meglio le tette) si sprechino, la serie è abbastanza castigata e si basa su principi morali fin troppo caramellosi. La scrittura spesso è stereotipata e per un pubblico distratto. Sarà evidentemente il target basso e popolare ma mostrare il protagonista, nonostante il caratteraccio, come l'uomo apprezzato da tutti, irresistibile a tutte le donne e bravo pure a letto dà un po' fastidio.
Alcuni personaggi sono marginali e sbagliati, soprattutto la moglie di Hank che dovrebbe poi essere la protagonista. Madeline Zima ruba la scena un po' a tutti con questo suo modo da Lolita sboccata che però perde decisamente con Eden,la perversa ninfomane di Nip/Tuck recentemente vista nella serie. Così alcune situazioni come il fatto che nonostante Duchovny torni continuamente a fare la corte alla ex moglie, il futuro marito di quest'ultimo non dica niente, anzi si prende gli insulti sorridendo.Molta poca autoironia non fa affatto onore agli sceneggiatori. La serie va in progressivo miglioramento, per fortuna, ma durando solo 12 episodi non può non risentire di un che di irrisolto. Intendiamoci, la serie si fa seguire ed alle volte è anche piacevole per questi continui rimandi pop. La musica è un elemento costante ,tanto che ha volte riviene in mente Altà Fedeltà, solo che gli alti e bassi sono un po' vertiginosi. La prima stagione si conclude con un cliffhanger ma non ci si aspetta da quello un miglioramento radicale.
di Gianluigi Perrone
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