mercoledì 19 dicembre 2007

AFRO SAMURAI - PRIMA STAGIONE



Basterebbero le premesse per annoverare Afro Samurai tra le uscite anime più appetibili di sempre. Un taciturno samurai errante di colore conosciuto come Afro, per la sua ingombrante pettinatura, vaga per un medioevo giapponese futuristico alla ricerca di vendetta e della fascia di Afro Samurai Numero Uno, il cui possessore dominerà il mondo e verrà salutato come un Dio. Se a questo si aggiunge una crew di extralusso che schiera tra i doppiatori nientemeno che Samuel L. Jackson per la voce di Afro, ma più che altro della sua logorroica spalla comica, Ninja Ninja, e Ron Perlman per la nemesi di Afro, Justice, "il Pistolero dalle Tre Braccia", come originariamente fu battezzato, oltre che le suggestive musiche di RZA leader del Wu Tang Clan, ormai dichiarato genio dell' hip hop più sperimentale, non si fa fatica a prevedere la proverbiale "figata pazzesca". Il fatto è che, nomi illustri a parte, la miniserie in 5 puntate diretta da Fuminori Kizaki, partita come cult già dalla sua genesi, funziona sul serio. La storia di vendetta e massacri all'arma bianca di Afro mantiene il respiro di poche puntate ma si tiene costantemente a livelli altissimi e non lesina continui colpi di scena e picchi emotivi. Il discorso è che nonostante la produzione materiale del prodotto sia quasi completamente giapponese,la Gonzo studio mantiene un occhio particolarmente attento al mercato occidentale ed a valorizzare gli elementi di richiamo che ha a disposizione(ad esempio: di fatto Ninja Ninja esiste esclusivamente per far parlare di più Samuel L. Jackson). Nonostante, ad una occhiata fugace, si possa identificare Afro Samurai come una rivisitazione fantascientifica di Ghost Dog ,le influenze reali si palesano immediatamente con un prologo che cita esplicitamente Kill Bill (le stesse musiche di RZA richiamano il precedente lavoro con Tarantino) e soprattutto nei continui rimandi alla sci-fi più popolare come Terminator, Robocop nonché una velata ma geniale strizzatina d'occhio a Star Wars con una versione bizzarra di Darth Vader, che determinano il surreale elemento cyber-punk dell'anime. A questo si sommino gli elementi più classici e superficiali del chambara, tra arti e teste mozzate e geyser di sangue, per avere una istantanea chiara del progetto Afro Samurai, tra gli incontri artistici tra Oriente ed Occidente più munifici degli ultimi anni.

di Gianluigi Perrone

mercoledì 7 novembre 2007

NIP/TUCK SEASON 1-4



FX Network - 2003 Creato da Ryan Murphy
Julian McMahon,Dylan Walsh,Joely Richardson,John Hensley,Roma Maffia,Kelly Carson


Delle serie di nuova generazione, Nip/Tuck è quella che ha avuto un successo più controverso. Questo forse perchè l'immediato richiamo di pubblico cozzava apparentemente con tematiche cruente. La serie, creata da Ryan Murphy nel 2003 è infatti una strana commistione di elementi commerciali con la sperimentazione più selvaggia. Nonostante abbia fatto fatica a trovare una collocazione precisa ed una struttura esatta e funzionale, il fatto di partire da presupposti assurdi la rendeva e la rende tutt'ora diversa dagli altri. Questo per svariati motivi. Innanzitutto la serie ruota intorno alle personalità dei due protagonisti, il dottor Christian Troy e il Dottor Sean McNamara, soci del medesimo studio in Miami. La location non è assolutamente casuale visto che la capitale dello stato della Florida è considerata anche la patria della superficialità
e del bengodi.

Difatti i due sono lungi dall'essere i bravi dottori classicamente rappresentati nelle serie tv. In primis, il fatto di essere chirurghi plastici li mette immediatamente in fondo alla categoria per essere,giocoforza, la specializzazione meno urgente,più obsoleta e spesso con un'etica più labile dell'albo. La serie basa i suoi primi passi sulla differenza tra le personalità dei due colleghi, l'uno, Sean McNamara, un medico serio dedito alla professione, l'altro,Christian Troy,uso al vizio,alle scorrettezze ed al degrado morale. Le prime battute ripetono, anche troppo macchinosamente, questo rituale. Sean diventa sempre un po' Christian e Christian un po' Sean. Va da sé che i due personaggi si compensino ma il problema è che non vi era una continuity morale adatta. Alla fine di ogni episodio tutti avevano imparato la morale ma all'inizio del successivo erano tornati punto e a capo. La serie ha continuato a mantenere questo difetto per un bel po' di tempo, sfruttando come punto di forza l'enorme carattere exploitation. Molto spesso la serie è arrivata a livelli splatter, mostrando con dovizia di particolare le operazioni chirurgiche ben più impressionanti di carneficine horror perchè più comuni. Il flirt con lo splatter è rimasto una costante della serie che si è anche confrontata con alcuni stereotipi del genere,quasi sperimentando strade aliene. Tanto che per una stagione si avrà a che fare con un serial killer, un espediente assolutamente poco funzionale che voleva essere da collante per i vari episodi. Nonostante sia una serie drammatica infatti, Nip/tuck contiene molta ironia che si riferisce spesso alle debolezze dei suoi personaggi, Christian Troy principalmente. Oltretutto a fare da controaltare c'è una atmosfera asettica e quasi irreale che permea sin dalla sigla la serie, non tanto per l'ambiente sterile delle sale operatorie, che sicuramente hanno creato l'ispirazione, ma per le scenografie spoglie e spesso disperatamente solitarie accompagnato quasi sempre da musica dub da camera. Questo elemento è stata la vera forma rivoluzionaria di Nip/tuck perchè ha contribuito ha dare un senso ulteriore ai suoi personaggi. I due protagonisti e tutti i loro familiari ed amici che circolano intorno alle loro vite diventano spesso involucri di carne quasi vuoti, incapaci di emozioni se non terrene. Quello che spesso risalta è una cinica amoralità che è furbamente espressa nel sesso, l'elemento più presente e chiave, che viene praticato in tutte le sue forme in assoluto senza alcun freno inibitorio. Uno degli elementi shockanti è che non viene mai risparmiato nulla dal punto di vista sessuale,neanche le perversioni più allucinanti.

I personaggi, Christian ma soprattutto l'ormai corrotto Sean, passano attraverso qualsiasi forma di lussuria in una maniera così vuota e disperata da divenire la vera vena drammatica della storia. Il nome del sesso infatti le amicizie di questi personaggi, i loro affetti vengono a incrinarsi, si scende a patti veramente bassissimi nonostante un tenore di vita oltre il superfluo, la famiglia si disgrega e nonostante gli sbagli si ricade, in maniera frivola, negli stessi errori. Per un periodo si arriva quasi a detestare questi personaggi che hanno tutto e lo distruggono in maniera insulsa ma presto questa loro degenerazione conferisce loro un senso di misera pietà ed in seguito subentra una affezione nel vedere che in loro c'è ancora possibilità di provare sentimenti nonostante una corruzione tale. Le vite dei due protagonisti cominciano a trasformarsi nel momento in cui tutto è crollato, nonostante rimangano sempre sé stessi con le caratteristiche che li hanno distinti agli spettatori. La serie ha così creato due tipi di sex symbol,Christian eternamente infantile e costantemente circondato da donne con cui fa ogni tipo di sesso e Sean che reagisce al suo fallimento familiare,il divorzio un figlio scapestrato che non è nemmeno suo, cercando disperatamente altre strade. Non bastando a sé stesse, le vicende della famiglia allargata si fondono con i casi chirurgici(ogni puntata è il nome di un paziente)che a detta di Ryan Murphy sono presi da casi clinici veri, e a una storia generale a cui è dedicata la serie(il serial killer, il narco trafficante etc). Il successo di Nip/tuck sta probabilmente nel fatto che è una naturale evoluzione delle telenovelas o delle soap opera. In fin dei conti racconta di gente benestante e dei loro capricci di cuore. L'elemento aggiuntivo è il fatto che non tiene gli eventi semplicemente raccontati ed immaginati ma rimesta nello sporco, amplificando gli intrighi e la corruzione dei personaggi. Questo crea un effetto assolutamente propulsivo proprio perchè nelle soap opera si richiama il senso di invidia nello spettatore che ha la sua rivalsa vedendo gente che ha denaro e donne bellissime soffrire per i giochi del destino o per la propria ingordigia(emblematico sin dal titolo il caso della telenovela Anche i ricchi piangono). In questo caso il denaro è solo un mezzo e il sesso è più esplicito quindi il dolore provato da questi personaggi è più reale. Non è escluso che l'idea della serie potrebbe essere che non c'è limite alla corruzione umana. Dopo un percorso di quattro stagioni l'evoluzione dei personaggi è stata quasi completa, i loro difetti sono diventati simpatici, Christian Troy, l'ormai icona Julian McMahon, è diventato quasi macchiettistico nel suo gongolarsi con le donne e gli autori si divertono ad affossarlo con problemi di età,peso e soprattutto autostima. Nel tentativo di evitare di arrivare ad un punto morto, la serie è arrivata ad un ideale finale per ripartire quasi da zero come in uno spin-off, trasferendo lo studio di chirurgia plastica da Miami a Los Angeles, esattamente Hollywood. Questo permette agli autori di partire da coordinate diverse e idealmente far passare per un semplice purgatorio l'inferno precedente di Miami, inducendo l'idea che sarà a Hollywood che i due protagonisti ne vedranno veramente di cotte e di crude. La trasferta, oltre al rinnovo narrativo, dà la possibilità,grazie ai sempre altissimi livelli di share, di avere un numero notevole di guest stars in futuro. Si è addirittura parlato di Madonna e Nicole Kidman.




Episode List - Lista Episodi
Season 1


1. 1- 1 Pilot
2. 1- 2 Mandi/Randi
3. 1- 3 Nanette Babcock
4. 1- 4 Sophia Lopez
5. 1- 5 Kurt Dempsey
6. 1- 6 Megan O'Hara
7. 1- 7 Cliff Mantegna
8. 1- 8 Cara Fitzgerald
9. 1- 9 Sophia Lopez II
10. 1-10 Adelle Coffin
11. 1-11 Montana/Sassy/Justice
12. 1-12 Antonia Ramos
13. 1-13 Escobar Gallardo

Season 2

14. 2- 1 Erica Noughton
15. 2- 2 Christian Troy
16. 2- 3 Manya Mabika
17. 2- 4 Mrs. Grubman
18. 2- 5 Joel Gideon
19. 2- 6 Bobbi Broderick
20. 2- 7 Naomi Gaines
21. 2- 8 Agatha Ripp
22. 2- 9 Rose & Raven Rosenberg
23. 2-10 Kimber Henry
24. 2-11 Natasha Charles
25. 2-12 Julia McNamara
26. 2-13 Oona Wentworth
27. 2-14 Trudy Nye
28. 2-15 Sean McNamara
29. 2-16 Joan Rivers

Season 3

30. 3- 1 Momma Boone
31. 3- 2 Kiki
32. 3- 3 Derek, Alex, and Gary
33. 3- 4 Rhea Reynolds
34. 3- 5 Granville Trapp
35. 3- 6 Frankenlaura
36. 3- 7 Ben White
37. 3- 8 Tommy Bolton
38. 3- 9 Hannah Tedesco
39. 3-10 Madison Berg
40. 3-11 Abby Mays
41. 3-12 Sal Perri
42. 3-13 Joy Kringle
43. 3-14 Cherry Peck
44. 3-15 Quentin Costa

Season 4

45. 4- 1 Cindy Plumb
46. 4- 2 Blu Mondae
47. 4- 3 Monica Wilder
48. 4- 4 Shari Noble
49. 4- 5 Dawn Budge
50. 4- 6 Faith Wolper, PhD
51. 4- 7 Burt Landau
52. 4- 8 Conor McNamara
53. 4- 9 Liz Cruz
54. 4-10 Merrill Bobolit
55. 4-11 Conor McNamara, 2026
56. 4-12 Diana Lubey
57. 4-13 Reefer
58. 4-14 Willy Ward
59. 4-15 Gala Gallardo

di Gianluigi Perrone

domenica 30 settembre 2007

DEXTER - STAGIONE 1

SHOWTIME - 2006 - Creato da James Manos Jr
Michael C. Hall,Julie Benz,Jennifer Carpenter,Erik King,Jaime Murray,Lauren Vélez,David Zayas,James Remar,C.S. Lee,Devon Graye,Dominic Janes,Christian Camargo


E' da quando è stato partorito quell'obbobrio del film di Mary Harron che in molti sperano di vedere una nuova trasposizione di American Psycho. Non che fosse poi tutto questo orrore ma non aveva una scheggia della potenza annichilente del romanzo. La agghiacciante storia di un serial killer che vive in mezzo alla gente nascosto dietro un alone di rispetto e superficialità che compie le sue efferate completamente indisturbato. Ed ecco che James Manos Jr,produttore già di serie cult come i Soprano e the Shield,e gli sceneggiatori Daniel Cerone e Melissa Rosenberg pensano bene di farne addirittura una serie televisiva. A dire il vero la serie si ispira al romanzo Darkly Dreaning Dexter di Jeff Lindsay(in Italia La Mano Sinistra di Dio, qui potete leggerne il primo capitolo) che ha anche due seguiti ma possiamo tranquillamente dire che il romanzo di Bret Easton Ellis è la madre di tutti i romanzi con protagonista un rispettabile assassino seriale. D'altronde Dexter omaggia il suo illustre predecessore usando una volta lo pseudonimo di Patrick Bateman.

La serie si discosta anche dal suo modello ufficiale, partendo dal medesimo assunto, cioè la vita del personaggio di Dexter e la sua sfida con l'Ice Truck Killer per poi discostarsene,anche se in linea di massima la storie rimane quella. Perfetta la cornice di Miami, capitale dello sfarzo e della superficialità, dove Dexter Morgan fa l'ematologo nella omicidi insieme allo sorella Debra, detective della omicidi e un nutrito gruppo di colleghi. Dexter ha anche una grande passione per il cibo,che sta sicuramente a indicare quella insaziabile fame che lo caratterizza,e per l'omicidio. Infatti a causa di un misterioso trauma che non riesce a rammentare Dexter ha un irresistibile impulso ad uccidere. La sua vita sarebbe segnata se non fosse che il padre adottivo, Hanry, lo educa a canalizzare la sua violenza insita contro coloro che fanno del male. A questo punto Dexter diventa il serial killer degli assassini. Un concetto che a qualcuno potrebbe piacere visto che,nonostante i comportamenti non abbiano alcuna finalità di giustizia sommaria, il patrignio di Dexter per nome,aspetto e professione ricorda il Dirty Harry di Clint Eastwood e la sua mentalità conservatrice lascia intravedere questo tipo di direzione.

La serie ha raggiunto un incredibile successo con la sua capacità di fare un melange
delle caratteristiche delle migliori serie in circolazione, tra CSI,l'asetticità splatter di e un parco attori veramente nutrito. Il protagonista, Nip/TuckMichael C. Hall è noto come il David Fisher in Six Feet Under ed in effetti è dura togliersi dalla testa quel suo modo di fare che è diventato famoso nel mondo queer, se ci mettiamo poi che Dester ha evidenti problemi sessuali con la fidanzata, questo non aiuta certo a dimenticare il precedente successo di Hall. Buona parte degli attori della serie vengono da Oz,come Laura Vélez e David Zayas ,James Remar,il padre di Dex è un ottimo caratterista utilizzato spesso da Walter Hill, mentre Julie Benz,che è Rita la ragazza/copertura di Dexter con un passato di violenze domestiche e due
figli a carico, ha un curriculum veramente corposo,sia televisivo che cinematografico,che va da Buffy a Qualcosa è cambiato. E' innegabile comunque che la vera stella della serie per le incredibile capacità artistiche sia Jennifer Carpenter che ci aveva terrorizzato con la sua interpretazione in L'Esorcismo di Emily Rose. Anche qui l'esile attrice riesce a dimostrare la sua bravura nella mascolina e sboccata(ma fragile) sorellastra/collega di Dexter. La serie va sul pesante sia con il turpiloquio (la f word è gettonatissima) sia nella violenza (sangue ed arti amputati ovunque). A mano a mano che la serie va avanti c'è sempre più interesse verso il puzzle che ricompone la vita di Dexter e le intenzioni della sua nemesi,il serial killer a cui danno la caccia. La soluzione a dire il vero sarebbe anche banale ma
il dramma di incertezza di Dexter catalizza l'attenzione della serie e gli sceneggiatori sono abili a sviare l'interesse con alcune sottotrame. La serie si concentra molto sul dramma di Dexter di essere "vuoto" e doversi adeguare alla vita tra le persone normali. Cerca di diventare mentore per un giovane violento,così come fu suo padre, e sarebbe stato interessante vederlo in questa veste, invece sembra sempre più arenarsi verso l'accettazione passiva del compromesso con cui vive. Sarà interessante il bivio davanti a cui si troverà alla fine della prima serie.

Il successo di Dexter è sicuramente meritato anche se guardandolo nell'insieme si nota che non è una serie particolarmente complessa,fatta più con mestiere ed esperienza che con effettivo talento. Non si può assolutamente definire una serie commerciale visto l'alto tasso di gore che la popola eppure sarebbe piaciuto un ruolo un po' più smaccatamente cattivo per il protagonista che,in fondo,nonostante la sua continua affermazione di non provare sentimenti è evidente legato da affetto nei confronti dei propri cari. Una mensione particolare va alla sigla della serie che è a dir poco geniale,in cui Dex compie normali azioni mattutine come spremere un'arancia,mangiare la colazione e allacciarsi le stringhe che però vengono interpretate con evidenti riferimenti alla sua violenza omicida.


1x01 - Dexter
1x02 - Crocodile
1x03 - Popping Cherry
1x04 - Let's Give the Boy a Hand
1x05 - Love American Style
1x06 - Retun to sender
1x07 - Circle Of Friends
1x08 - Shrink Wrap
1x09 - Father knows best
1x10 - Seeing Red
1x11 Truth to be told
1x12 Born Free


di Gianluigi Perrone

sabato 2 giugno 2007

LOST


ABC/BAD ROBOT/GRASS SKIRT - 2004 creato da:JJ Abrams,Demon Lindelof,Jeffrey Lieber
Matthew Fox, Evangeline Lilly, Dominic Monaghan,Kim Yunjin,Maggie Grace,Jorge Garcia,Josh Holloway,Michael Emerson,Terry O'Quinn,Naveen Andrews,Daniel Dae Kim,Henry Ian Cusick,Adewale Akinnuoye-Agbaje,Mira Furlan,Harold Perrineau Jr,Emilie de Ravin.

LOST ATTO I



Cos'è che ha fatto sì che Lost divenisse una delle serie più maniacalmente seguite di tutti i tempi,tanto da creare decine di siti correlati,fan sfegatati che non dormono la notte scervellandosi con le più incredibili elucubrazioni e inaudite scene di fanatismo?Teniamo conto del fatto che chi segue Lost oggi,chi lo segue veramente,ha tutte le ragioni per essere definito "lost addicted". Infatti quella che porta a dover aspettare spasmodicamente ogni merdoledì per scaricare copiosi da ogni parte del mondo mentre dei santi folli si affannano a creare i sottotitoli a tempo di record,è una forma di dipendenza...di dipendenza dai misteri di Lost.
Ma andiamo per gradi. Ci volle un po' prima che qualcuno accettasse di produrre e portare sui teleschermi Nowhere(il primo titolo di Lost) una serie che per settimane e settimane si doveva protrarre su ciò che aveva già abbastanza annoiato in 3 ore di Cast Away di Zemeckis. Tutti,pensando a dei naufraghi su un'isola deserta,hanno in mente gente che si comporta come Robinson Crusoe,alla Laguna Blu,al ritorno al primitivo,con uno che rompe i cocchi con i sassi,bisogni tra le frasche e accoppiamenti promiscui.
Cose che fanno venire un brivido dietro la schiena se correlati ad alcuni reality in voga oggi. Ebbene,fu grazie ad un giovane venuto dalla serie Crossing Jordan,Demon Llindelof e al veterano ormai pluripremiato JJ Abrams che il substrato di Lost si mostra completamente diverso. Sin dal primissimo momento,la serie parte come una storia di uomini. La storia di Jack,che si sveglia nel caos dopo un incidente aereo con un numero altissimo di sopravvissuti. Il nostro protagonista,come è noto,sarebbe
dovuto morire alla fine del pilot,sconvolgendo completamente gli spettatori e dando un effetto incredibile per la prima puntata. Invece per volere di produzione Jack visse e si mise a capo di un manipolo di uomini che tentavano di vivere nell'isola sconosciuta. Nella struttura centripeta che prevede i flashback di ogni protagonista,Lost ha trovato la possibilità di sopravvivere ai suoi inizi. Pur essendo già noto che la serie contenesse dei segreti inaspettati,le primissime foto promozionali che ora si rammentano in maniera offuscata non facevano neanche lontanamente immaginare il fascino che avrebbe suscitato in realtà la serie. allora prima di entrare nel mistero ci è stata raccontata una storia di uomini e personaggi. Di uomini insolitamente delineati che creavano pathos nel momento in cui ci veniva detto che la ideale protagonista femminile un tempo era una criminale,che il politically correct iraqueno era sì politically ma molto poco correct,che l'ideale idolo delle ragazzineera poi un debole ed un tossico(che gli sceneggiatori sadicamente maltrattano). Il loro passato era controverso e misterioso ma sull'isola tutto sembra azzerarsi,almeno in parte. Entriamo nei misteri dell'isola di Lost in punta di piedi,passando per quelli degli uomini. Questo grazie a personaggi decisamente potenti. Chi ha dubitato dell'egemonia di Locke su tutti gli altri personaggi durante la seconda serie? La sua identità di miracolato e poi di vittima perpetua e infine di disperato,apparente,"carneficie". Dopo 3 serie,col senno di poi,ci accorgiamo che è sempre stato lui ad arrivare per primo ed è lui che scoprirà il grande mistero della prima stagione,la botola che,come tutti i misteri sarà in quel tempo di vitale importanza per poi diventare familiare ed essere dimenticata. Così come quei numeri che sembravano contenere in sé la soluzione di tutto. Come ha recentemente osservato Lindelof,questo edifico ha più porte di quello che sembri,ed è forse questo che ha stremato molti spettatori pigri. Il fatto che non si arrivasse subito al dunque. Perchè chi scrive Lost non è effettivamente interessato a questo. Il senso di Lost è l'emozione right here,right now. Devo essere preso dal mistero nel momento in cui lo vivo,non importa se dopo che l'avrò scoperto ne rimarrò deluso,perchè in questo c'è il fascino del mistero.

LOST ATTO II

Una caratteristica di Lost è quella di fingere di tirare la corda. In realtà è una tecnica primordiale delle fiere predatrici mettere a suo agio la preda per poterla prendere di sorpresa. Così la serie,forse anche per una eccessiva quantità di episodi per stagione,ha dei momenti di stasi non totale ma evidente che si concentrano generalmente nella parte centrale. La seconda stagione rende già più chiara ,sin dalle prime battute,la struttura di Lost. I primissimi momenti della prima puntata della seconda serie ci catapultano immediatamente in una nuova realtà. Fino ad ora predominava la giungla popolata da insolite creatureed una presenza sconosciuta,con la certezza di non essere soli. Adesso abbiamo un ambiente riconducibile alla mano
dell'uomo ed è in questo luogo riconosciamo nuova location di Lost,che muterà di stagione in stagione. E' qui che si protrarrà l'enigma più intrigante.
Quando i nostri eroi dovranno continuare a premere dei numeri con la regolarità di tot minuti,si crea un alone intorno a cosa succederebbe se il bottone non venisse più premuto,che porterà fermento tanto negli spettatori quanto dissidi tra i protagonsiti. Dissapori che si esacerberanno nel momento in cui entreranno in gioco un gruppo di nuovi personaggi(che a pensarci adesso bene,sono tutti carne morta) a rimpinguare il bisogno dello spettatore di nuove storie e degli sceneggiatori di nuovi flashback. E così,mentre le vicende per-crash dell'amazzone Kate tirano la corda,Ana Lucia,la splendida Michelle Rodriguez,prende il suo posto così come l'alone
mistico di Locke verrà rimpiazzato da quello di Mister Eko, Adewale Akinunne Adbaje,già visto in Oz. Mister Eko forse ad oggi è uno dei personaggi più riusciti della serie, difficile sopportare la sua dipartita così facilmente. Se non fosse per l'entra in gioco David Gale. Il bello della seconda serie di Lost è l'incredibile quantità di rimandi e citazioni che,adesso che i giochi sono svelati,gli autori si divertono a dare allo spettatore. Così mentre ci si scervella sull'interpretazione dei tomi che qui e lì i trovano disseminati per la serie(come il Terzo Poliziotto che per molto tempo è sembrato essere la chiave di tutto)troviamo un'altra gatta da pelare. Chi è David Gale e se è chi dice di essere. Seppure i toni di lost siano
leggeri e placati dalla sua dimensionw sci-fi,è evidente come si sottolinei la natura feroce dei protagonisti che arrivano a torturare,ad uccidere per vendetta,a sfogare la propria rabbia,tanto che non è tanto strano se i cattivi,gli altri,alla fine si daranno l'appellativo di buoni. Quando le carte saranno scoperte,nella maniera più tragica,l'interrogativo sarà "chi sono gli altri"? Intanto che veniamo a sapere in una maniera shockante di più sull'aspetto della cosa che vive nella giungla(il cui mistero chissà se sarà mai svelato),per le regole dei contratti i personaggi cominciano a cadere come mele mature e inesorabilmente ci dirigiamo a conoscere il
nemico,quando un padre disperato tradisce e consegna i losties al nuovo grande personaggio della serie:Benjamin Linus.

LOST ATTO III


Uno dei più grandi meriti della terza stagione di Lost sarà quello di averci fatto scoprire un grande attore,Michael Emerson,chissà come mai passato sotto silenzio fino ad ora,ma che sicuramente diventerà uno dei più gettonati villain di Hollywood. E' dietro il suo personaggi che troviamo gli intrighi più interessanti della stagione,dietro i suoi misteri,dietro il suo passato e la sua infanzia. La cosa che diventa chiara in questa stagione è la centralità delle figure paterne nella serie. Ogni personaggio ha avuto delle rogne legate al padre. Sawyer per esempio,il cui genitore si è suicidato dopo aver ucciso la madre. Jack deve tutto al padre(e scopriremo anche Claire),Sun ha un potente padre dispotico che ne decide le sorti,addirittura Hurley ha un padre profittatore e sarà il padre di Penny a fargli prendere la decisione che porterà Desmond sull'isola . Non sappiamo se ci siano correlazioni con le risposte di Lost ma è certo che è una bella coincidenza. Ancora come in passato abbiamo nuovi personaggi da analizzare(Juliet ma anche tutti gli others )e scoprire il loro ambiente. Un po' grazie agli indizi,un po' per la Lost Experience arriviamo a intuire gli intenti della darhma anche se molti interrogativi permangono. Quello che è chiaro è che gli autori erano intenzionati a distruggere le certezze degli spettatori,folgorandoli con l'apparizione del fantomatico Jacob(o la non apparizione per meglio dire). Se la parte centrale aveva fatto perdere molti spettatori alla ABC,le ultime puntate hanno avuto una impennata incredibile. Un effetto a cascata di emozioni,non ultima la pendenza mortale di Charlie,ironica visto che il personaggio è mediamente odiato dallo spettatore classico,ma su tutte la scoperta della vera natura di Ben,che ha portato a riesaminare moltissime scelte che erano quasi una certezza. Lo scontro che era stato così pubblicizzato tra losties e others era in realtà un bluff per sviare l'attenzione ed in effetti pochi ci hanno creduto. Il finale della serie è stata una doppia puntata emozionante basata più sui sentimenti(positivi o negativi)che sulla rivelazione dei misteri. Senza voler lasciare cliffanger banali,Lindelof e Cuse hanno voluto stupire lo spettatore proiettandolo nel futuro,lasciandolo sconvolto non tanto per la trovata in sé( o meglio non solo)ma per il fatto di rivelare così placidamente una serie incredibile di risposte,mettendone in predicato moltissime altre. Così il perimetro di Lost si allarga a dismisura e lascia un enorme vuoto per chi non può aspettare le risposte. Perchè,tornando alla domanda iniziale,il successo di Lost sta nell'immediatezza degli enigmi. E' reale il fatto che una volta svelato un mistero,quello successivo è incredibilmente più fitto,è il gioco delle scatole cinesi e il vero riferimento al Terzo Poliziotto e alla scatola talmente piccola da non poter essere vista. Eppure c'è. E la comunità di Lost è divenuta così unita perchè da un lato all'altro del mondo c'è la consapevolezza che da forum a uffico,a scuola a posto di lavoro c'è qualcuno che si sta ponendo le stesse medesime domande,che la fantasia di molta gente sta viaggiano all'unisono nella stessa direzione.

CURIOSITA'

-Nella serie Charlie è innamorato di Claire,la bellissima Emilie DeRavin ma è noto che in realtà ha un flirt con un'altra bellezza di Lost,Evangeline "Kate" Lily.

-La Lily non aveva mai recitato prima di Lost.

-La Purga è il nome dato al conflitto fra il Progetto Dharma e gli Ostili.

-L'attore Jorge Garcia(Hurley)è un appassionato di musica rock e prima di lavorare in Lost ha lavorato spesso in negozi di dischi.

-Matthew Fox interpreta un personaggio apparentemente molto impostato come Jack ma in realtà pare sia un pazzo scatenato. Racconta la Lily che durante le pause tra una scena e l'altra si spoglia completamente nudo e si lancia in acqua.

-Kim Yoon-jin è famosa per la sua interpretazione nel film Shiri,in SudKorea.Stephen King è uno dei grandi ispiratori della serie e ha ipotizzato che la storia di Lost non sia altro che tutta una allucinazione di Jack, fatta di frammenti della sua vita reale, di persone del suo passato, come suo padre, persone viste all’aeroporto, e i numeri. King ammette che ci sarebberoprobabilmente delle falle, ma lui saprebbe come fare funzionare questa fine.

Guida episodi
Season 1

1. 1- 1 100 22 Sep 04 Pilot (1)
2. 1- 2 101 29 Sep 04 Pilot (2)
3. 1- 3 102 6 Oct 04 Tabula Rasa
4. 1- 4 103 13 Oct 04 Walkabout
5. 1- 5 104 20 Oct 04 White Rabbit
6. 1- 6 105 27 Oct 04 House of the Rising Sun
7. 1- 7 106 3 Nov 04 The Moth
8. 1- 8 107 10 Nov 04 Confidence Man
9. 1- 9 108 17 Nov 04 Solitary
10. 1-10 109 1 Dec 04 Raised by Another
11. 1-11 110 8 Dec 04 All the Best Cowboys Have Daddy Issues
12. 1-12 111 5 Jan 05 Whatever the Case May Be
13. 1-13 112 12 Jan 05 Hearts and Minds
14. 1-14 113 19 Jan 05 Special
15. 1-15 114 9 Feb 05 Homecoming
16. 1-16 115 16 Feb 05 Outlaws
17. 1-17 116 23 Feb 05 ...In Translation
18. 1-18 117 2 Mar 05 Numbers
19. 1-19 118 30 Mar 05 Deus Ex Machina
20. 1-20 119 6 Apr 05 Do No Harm
21. 1-21 120 4 May 05 The Greater Good (a.k.a. Sides)
22. 1-22 121 11 May 05 Born to Run
23. 1-23 122 18 May 05 Exodus (1)
24. 1-24 123 25 May 05 Exodus (2)

Season 2

25. 2- 1 201 21 Sep 05 Man of Science, Man of Faith
26. 2- 2 202 28 Sep 05 Adrift
27. 2- 3 203 5 Oct 05 Orientation
28. 2- 4 204 12 Oct 05 Everybody Hates Hugo
29. 2- 5 205 19 Oct 05 ...And Found
30. 2- 6 206 9 Nov 05 Abandoned
31. 2- 7 207 16 Nov 05 The Other 48 Days
32. 2- 8 208 23 Nov 05 Collision (a.k.a. Old Habits)
33. 2- 9 209 30 Nov 05 What Kate Did
34. 2-10 210 11 Jan 06 The 23rd Psalm
35. 2-11 211 18 Jan 06 The Hunting Party
36. 2-12 212 25 Jan 06 Fire + Water
37. 2-13 213 8 Feb 06 The Long Con
38. 2-14 214 15 Feb 06 One of Them
39. 2-15 215 1 Mar 06 Maternity Leave
40. 2-16 216 22 Mar 06 The Whole Truth
41. 2-17 217 29 Mar 06 Lockdown
42. 2-18 218 5 Apr 06 Dave
43. 2-19 219 12 Apr 06 S.O.S.
44. 2-20 220 3 May 06 Two for the Road
45. 2-21 221 10 May 06 ?
46. 2-22 222 17 May 06 Three Minutes
47. 2-23 223 24 May 06 Live Together, Die Alone (1)
48. 2-24 224 24 May 06 Live Together, Die Alone (2)

Season 3

49. 3- 1 301 4 Oct 06 A Tale of Two Cities
50. 3- 2 302 11 Oct 06 The Glass Ballerina
51. 3- 3 303 18 Oct 06 Further Instructions
52. 3- 4 304 25 Oct 06 Every Man for Himself
53. 3- 5 305 1 Nov 06 The Cost of Living
54. 3- 6 306 8 Nov 06 I Do
55. 3- 7 307 7 Feb 07 Not In Portland
56. 3- 8 308 14 Feb 07 Flashes Before Your Eyes
57. 3- 9 309 21 Feb 07 Stranger In A Strange Land
58. 3-10 310 28 Feb 07 Tricia Tanaka is Dead
59. 3-11 311 7 Mar 07 Enter 77
60. 3-12 312 14 Mar 07 Par Avion
61. 3-13 313 21 Mar 07 The Man From Tallahassee
62. 3-14 314 28 Mar 07 Exposé
63. 3-15 315 4 Apr 07 Left Behind
64. 3-16 316 11 Apr 07 One of Us
65. 3-17 317 18 Apr 07 Catch-22
66. 3-18 318 25 Apr 07 D.O.C.
67. 3-19 319 2 May 07 The Brig
68. 3-20 320 9 May 07 The Man Behind the Curtain
69. 3-21 321 16 May 07 Greatest Hits
70. 3-22 322 23 May 07 Through The Looking Glass (1)
71. 3-23 323 23 May 07 Through The Looking Glass (2)

di Gianluigi Perrone

martedì 22 maggio 2007

HEROES - STAGIONE UNO


NBC - 2006 creato da: Tim Kring
Masi Oka,Milo Ventimiglia,Hayden Panettiere,Jack Coleman,Ali Larter,Zachary Quinto,Greg Grunberg,Adrian Pasdar,Noah Gray,Cabey,Malcolm McDowell


Con la Lost-mania le serie tv fantasy hanno ricominciato a riscuotere un grande successo di pubblico. Heroes è attualmente uno dei campioni della categoria.Questo perchè è pensato sin dal DNA come un prodotto fortemente legato all'immaginario fumettistico Marvel che ha tirato su milioni di fan in tutto il mondo. Heroes nasce da una idea di Tim Kring che si era fatto le ossa in Crossing Jordan,insieme ad un altro volto noto della new wave of america tv series,Damon Lindelof di Lost. E non si può negare che da Lost,Heroes prenda una certa struttura parabolica,tant'è che Kring ha placidamente ammesso di aver chiesto all'amico alcune "dritte" per strutturare la serie. Ispirandosi direttamente agli X-Men di Stan Lee,Heroes non ne prende solo il fascino dei personaggi con capacità strabilianti e delle innumerevoli interpretazioni e usi di tali poteri. La serie entra dentro l'anima dell'atmosfera del comic,della strabiliante forza evocativa del sogno di vivere esperienze incredibili e di essere speciali. Non a caso il personaggio più simpatico è un otaku perso come Hiro(Masi Oka,programmatore della Industrial Light & Magic di Lucas ma anche intravisto in Scrubs) ,giovane sognatore giapponese che affronta le vicende incredibili della serie con il trasporto di uno spettatore,di cui è direttamente il tramite.Perchè in qualche modo Heroes proietta l'elemento fantastico in una realtà consapevole.

I suoi protagonisti non sono eroi tout court,vogliono esserlo(o devono esserlo)ma hanno una umanità(una quotidianità) che solo nelle migliori serie fumettistiche si è riconosciuta. Se teniamo conto del fatto che spesso le serie tv nascono nella prospettiva di seguire il concept nato da un film di successo,non è tanto la saga di X-Men di Bryan Singer quanto Unbreakable di Shyamalan a poter ricondurre le tracce da cui parte Heroes. Nella serie di Kring raramente si passa sopra le righe e quando lo si fa è voluto per citazionismo,di quel tipo che a volte è talmente minimale da essere percepito solo inconsciamente. Per il resto siamo in mezzo alla midclass americana andando verso su. Gli autori hanno avuto un bel da lavorare partendo da una matrice ottima e conosciutissima(quella cartacea dei fumetti Marvel,non a caso tra gli autori c'è ,Jeph Loeb,vecchia conoscenza per gli amanti di fumetti) ed adattandola ai personaggi in base al loro status. Quindi abbiamo Claire(Hayden Panettiere),la Cheerleader,una ragazza del liceo che si ritrova ad essere indistruttibile con il potere di rigenerarsi,per cui si sente diversa e questo la infastidisce perchè la esclude dalla norma,la rende incompatibile con i suoi simili. Abbiamo Parkman(Greg Grunberg,già in Alias),poliziotto frustrato con il desiderio di diventare detective ed una moglie fedigrafa,che ha il potere di leggere nel pensiero. Abbiamo Ted Sprague(Matthew John Armstrong,da Crossing Jordan),sin dall'aspetto psoriatico una persona evidentemente emotiva,che contiene in sé una bomba nucleare. Abbiamo Nathan(Adrian Pasdar,che alcuni ricorderanno in Il Buio si Avvicina),futuro presidente degli Stati Uniti,uomo tutto d'un pezzo,che ha il potere primo,supremo nella sua banalità:volare. E c'è un significato intrinseco anche nel potere del vero villain della prima serie,che non è il famigerato Sylar(Zachary Quinto,Charmed,Six Feet Under),poichè il suo male deriva dalla frustrazione,dal rancore che spesso soffre il perseguitato,il nessuno, bensì Linderman,(Malcolm McDowell)che pari al Magneto degli X-Men,ha una sua missione e vuole raggiungerla a tutti i costi ed il cui potere è paradossalmente il più candido,il più puro,visto che è un guaritore. Effettivamente in heroes non ci sono veri cattivi ma i lati oscuri dei vari personaggi. Ecco perchè sempre il personaggio di Nathan ,che racchiude molti dei significati della serie,è spesso ambiguo,fino alla fine non si riesce a capire se sia buono o cattivo,neanche quando Hiro,pieno di dogmi fumettistici,lo apostrofa come villain. Perchè,mentre negli X-Men si era dato il taglio socio-razziale che potrebbe velatamente sembrare essere riportato