venerdì 30 maggio 2008

LOST STAGIONE 4


ABC/BAD ROBOT/GRASS SKIRT - 2004 creato da:JJ Abrams,Demon Lindelof,Jeffrey Lieber,Carlton Cuse.
Matthew Fox, Evangeline Lilly, Dominic Monaghan,Kim Yunjin,Maggie Grace,Jorge Garcia,Josh Holloway,Michael Emerson,Terry O'Quinn,Naveen Andrews,Daniel Dae Kim,Henry Ian Cusick,Adewale Akinnuoye-Agbaje,Mira Furlan,Harold Perrineau Jr,Emilie de Ravin.


Conclusa la quarta stagione di Lost ci si chiede sul serio se questa serie non abbia effettivamente superato i modelli televisivi a cui i suoi realizzatori si sono ispirati. E' innegabile che sia riuscita a raggiungere vette "cinematografiche" tali da rivoluzionare l'home entertainment in maniera definitiva. Mutata strutturalmente sia per stabilizzarsi (le altre stagioni erano troppo lunghe), sia a causa dello sciopero degli sceneggiatori, Lost ha trovato nei soli 13 episodi di questa stagione la sua dimensione perfetta. Questo non solo per la celerità con cui gli avvenimenti si sono susseguiri, ma anche per il livello degli stessi episodi. La serie ha visto una evoluzione prismatica con l'introduzione dei flashforward che hanno sviluppato nello spazio e nel tempo la storia dei naufraghi.



Tutto ciò ha avuto uno svolgimento cosciente e spontaneo, per nulla forzato, che ha trovato la forza nella prima parte della stagione destabilizzando spesso lo spettatore. Ormai chiaro che il perimetro dell'isola non fosse l'unico campo di gioco degli avvenimenti attivi (contro il progressivo impoverimento delle precedenti stagioni), adesso la storia si sviluppa in molteplici livelli tutti evidentemente disposti in modo tale da concentrarsi in maniera centripeta. I nuovi arrivati sull'isola, buoni o cattivi, sono solo un tassello degli avvenimenti che svelano progressivamente alcuni dei segreti insiti dell'isola che ormai erano quasi chiari al pubblico più assido. L'isola si svolge nel tempo e nello spazio su molteplici livelli temporali.


Forte di episodi geniali, tra cui un outsider come quello Desmon-centrico che vive di vita propria, la serie rafforza i suoi personaggi principali, arricchendo comunque di nuove leve le cui caratteristiche sono pari a quelle dei volti già noti. La fa da mattatore,senza ombra di dubbio, Michael Emerson, ovvero Benjamin Linus, che si candida a migliore villain del decennio. La sua personalità ambigua ed accentratrice è espressione degli stessi autori, dominatori e custodi della verità essoluta. Mentre nuovi cattivi e prospettive inaspettate si rivelano di fronte allo spettatore, ci si rende conto di un enorme disegno che assolutizza gli eventi e li rende universali. I protagonisti vanno verso l'agoniata salvezza ma scopriamo non essere l'ultima spiaggia di una narrazione che, come affermato dal creatore, è un edificio con molte più stanze. Il personaggio di Locke diventa, dopo un periodo di voluta ridefinizione quasi in negativo, l'espressione della curiosità morbosa dello spettatore ed una ideale staffetta come protagonista assoluta. Il season finale chiude un capitolo per aprirne almeno tre diversi e paralleli, dove numerose bisettrici spazio-temporali si intersecano su una mappa che sappiamo, alla lunga, già sulla strada per chiudersi.


di Gianluigi Perrone

giovedì 3 aprile 2008

CALIFORNICATION - STAGIONE 1



Showtime - USA 2008 - Creata da:Tom Kapinos - interpreti:Dave Duchovny,Natascha McElhone,Madeleine Martin,Madeleine Zima,Evan Handler,Pamela Adlon

C'è stato bisogno di sottolinearlo che il personaggio di Hank Moody, protagonista della serie Californication creata da Tom Kapinos , fosse ispirato ad un altro Hank, Bukowski, con cui condivide la professione di scrittore. Gli omaggi sono molteplici, non ultima la rappresentazione del padre di Moody da parte di Mark Margolis, che a Bukowski ci assomiglia molto. Ebbene è necessaria questa precisazione perchè il personaggio interpretato da Dave "Maulder" Duchovny sarà anche uno scapestrato scrittore in crisi creativa dedito alle dissolutezze più oscene ma non ha la raffinatezza lercia del vero Bukowski.

Duchovny, che è anche produttore, cerca di tirarsi via dalla faccia la persecuzione del personaggio di X-Files, cosa che non riesce completamente, mettendosi nei panni di questo scrittore Don Giovanni e disordinato che tenta di riconquistare la sua ex(Natascha McElhone) con cui ha una figlia (Madeleine Martin)e riunire la famiglia. Come da titolo (e si sono beccati pure una bella denuncia dai Red Hot Chili Peppers), il vizio preferto di questo Hank non è l'alcohol come il suo illustre pigmalione, ma il sesso. Hank è una calamita infallibile verso le donne, tanto da conquistarne due a puntata con la facilità con cui si uccide un moscerino. Tra queste c'è Mia( la bellissima Madeleine Zima), figlia dell'uomo che sta per sposare la sua ex, che poi Hank scopre sedicenne. Una delle sottotrame è la fissazione per questa Lolita verso Hank che invece, almeno sentimentalmente, sembra non avere occhi che per la ex moglie. Hank cerca di scivere un nuovo libro mentre esce l'orribile riduzione cinematografica del suo libro di successo God Hates Us All, che si chiama A Crazy Little Thing Called Love e il cui apprezzamento è il metro delle simpatie del protagonista. Divertente in questo frangente lo sfottà a Tom Cruise e Katie Holmes, interpretati da dei sosia brevemente, che sono l'esempio dell'ironia popolare verso cui la serie spesso si affida. Le sottotrame integrano le manie sessuali della coppia formata dall'agente di Hank, Charlie (Evan Handler) e della moglie Marcy(Pamela Adlon). Sarà che ormai siamo abituati a ben altro ma, nonostante il sesso sia il tema principale e i nudi (o meglio le tette) si sprechino, la serie è abbastanza castigata e si basa su principi morali fin troppo caramellosi. La scrittura spesso è stereotipata e per un pubblico distratto. Sarà evidentemente il target basso e popolare ma mostrare il protagonista, nonostante il caratteraccio, come l'uomo apprezzato da tutti, irresistibile a tutte le donne e bravo pure a letto dà un po' fastidio.

Alcuni personaggi sono marginali e sbagliati, soprattutto la moglie di Hank che dovrebbe poi essere la protagonista. Madeline Zima ruba la scena un po' a tutti con questo suo modo da Lolita sboccata che però perde decisamente con Eden,la perversa ninfomane di Nip/Tuck recentemente vista nella serie. Così alcune situazioni come il fatto che nonostante Duchovny torni continuamente a fare la corte alla ex moglie, il futuro marito di quest'ultimo non dica niente, anzi si prende gli insulti sorridendo.Molta poca autoironia non fa affatto onore agli sceneggiatori. La serie va in progressivo miglioramento, per fortuna, ma durando solo 12 episodi non può non risentire di un che di irrisolto. Intendiamoci, la serie si fa seguire ed alle volte è anche piacevole per questi continui rimandi pop. La musica è un elemento costante ,tanto che ha volte riviene in mente Altà Fedeltà, solo che gli alti e bassi sono un po' vertiginosi. La prima stagione si conclude con un cliffhanger ma non ci si aspetta da quello un miglioramento radicale.

di Gianluigi Perrone

lunedì 17 marzo 2008

TERMINATOR - THE SARAH CONNOR CHRONICLES STAGIONE 1


Fox/WB,C-2 Pictures - USA 2008 - Creata da:Josh Friedman interpreti:Lena Headey,Thomas Dekker,Summer Glau,Richard T. Jones

Non è escluso che la serie Terminator - The Sarah Connor Chronicles, nasca per volontà di chi detiene i diritti del franchising per vedere se sia il caso di chiudere la saga con il quarto capitolo cinematografico ambientato nel futuro, durante la guerra tra robots e resistenza. I fatti si svolgono in seguito al Terminator 2 di James Cameron e sena tener conto degli eventi relativi al recente Terminator 2 - Rise of the Machines di Mostow. La cronologia viene spostata di un decennio e vediamo Sarah Connor (interpretata da Lena Headley, la Gorgo di 300) e John Connor (Thomas Dekker da Heroes), colui che da grande salverà l'umanità dall'apocalisse della macchine, decisi a cambiare il futuro e distruggere il focolaio che porterà allo sterminio dell'umanità.

John è sedicenne e deve scappare nello spazio e nel tempo dal T-888, qui chiamato Cromartie, che vuole fargli la pelle. Ad aiutarlo è stata mandata una cyborg riprogrammata, Cameron (chiaro omaggio al padre della saga), interpretata dalla bella Summer Glau. I tre partono nel futuro per scoprire che tutto nasce da un programma chiamato Il Turco, costruito per giocare a scacchi, in qualche modo il modello strategico delle guerre. La serie si prefige di raccontare nel dettaglio i fatti che porteranno al Giorno dei Giudizio (che qui viene spostato nel 2011) attraverso una serie di azione e fantascienza. Diversi personaggi presi da diverse serie televisive (c'è Dean Winters, O'Riley di Oz,Brian Austin,Green il David di beverly Hills,Catherine Dent,la Denny di The Shield per citare i principali) spalleggiano la storia che gira comunque intorno alla protagonista che da il nome alla serie e a John e Cameron. In particolare ruba la scena agli altri personaggi un po' stereotipata proprio la ragazza robot, la cui prova di interpretazione è veramente dura, che lascia trasparire una certa umanità che la macchina comincia ad apprendere dall'uomo.

Forse per lo sciopero degli sceneggiatori, la prima serie è durata solo nove episodi nei quali spesso si trovano falle di sceneggiatura. Si ha un po' l'impressione che la serie sia un po' messa insieme grossolanamente cercando di riunire elementi popolari, senza curarsi troppo dell'armonia narrativa. In realtà ci sono diversi ottimi spunti che se venissero sviluppati sarebbero vincenti. La ricerca dell'anima di Cameron, i riferimenti cristologici dei personaggi, l'agente dell'FBI che si crea un'ossessione per questi eventi pazzeschi. Invece l'indecisione su dove puntare il mirino senza spostarsi troppo dalle caratteristiche più commerciali della serie non la rendono ancora perfetta. Non sappiamo ancora se siano state confermate le puntate per una nuova stagione. Il plot ha lasciato enormi cliffhanger che se non venissero risolti lascerebbero i fan della serie nello sconcerto. Speriamo nel futuro.



a cura di Gianluigi Perrone

NIP/TUCK STAGIONE 5


FX Network - 2003 Creato da Ryan Murphy
Julian McMahon,Dylan Walsh,Joely Richardson,John Hensley,Roma Maffia,Kelly Carson,Portia DeRossi,Bradley Cooper,AnnaLynne McCord

Parte alla grande la quinta stagione di Nip/Tuck,che ormai si può definire la "soap opera exploitation" della tv. Come da season final della stagione 4, lo studio McNamara/Troy si sposta a Los Angeles, una maniera funzionale per dare freschezza alla serie. Ed in effetti, se Miami è considerata la capitale del vizio, sicuramente Los Angeles lo è della superficialità e del desiderio di fama a tutti i costi. Non tardano ad arrivare voci che parlano di guest stars di lusso come Madonna e Nicole Kidman e potremmo maliziosamente dire che probabilmente seervivano per alzare un po' l'audience visto che, a conti fatti, di costoro nella serie non si è vista l'ombra. Poco male perchè i primi episodi sono comunque ottimi, a tratti geniali.

Los Angeles prevede tutte le situazioni in cui si sono trovati i personaggi della serie ma elevati alla potenza. In particolare le debolezze dei due protagonisti vengono portare all'eccesso. Julian McMahon ha decisamente un savoir faire comico inedito che viene ripreso dal suo passato di sciupafemmine vanesio. Infatti i due chirurghi plastici, catapultati nello star system, cominciano a capire che devono entrare in quell'ambiente completamente, tanto che vengono ingaggiati (sulla spinta del desiderio dei riflettori di Christian) per una serie tv "Hearts'n'Scalpels" che prende in giro sia la stessa serie Nip/Tuck che le innumerevoli serie medical drama che spopolano in tv. Innumerevoli strizzate d'occhio al mondo della tv e, come tradizione della serie di Ryan Murphy, un occhio particolare alla realtà. Non è escluso che alcuni nuovi personaggi come Aidan Stone (Bradley Cooper) l'attore di "Hearts'n'Scalpels" seguito dai due protagonisti,il produttore Eddie Prune (un fantastico Oliver Platt)e personaggi che circolano intorno ai set, completamente fuori di testa,siano ispirati a gente reale.

Questo ambiente e i suoi abituè mettono alla prova anche gente che ne ha viste di tutti i colori come Sean e Christian. Naturalmente gli intrighi sessuali non mancano, a cominciare da Julia, Joely Richardson, che dopo i disastri con i due medici deciderà di essere diventata lesbica, introducendo il personaggio della sua fidanzata, Olivia (Portia DeRossi). Sean verrà accostato sentimentalmente per breve tempo all'attrice Kate (Paula Marshall), sempre per testare i problemi più che altro mentali di una star di Hollywood, ma il verò personaggio rivelazione della serie a far girare seriamente la testa al dottore McNamara e a tutti gli spettatori. Fino ad oggi la bomba sexy della serie era stata la ex di Christian, Kelly, che avevamo lasciato insieme a Matt presi completamente da Scientology. Il personaggio era anche reattore di impulsi sessuali vista la sua vita sessuale disinibita da pornostar. Era difficile andare oltre fino a che non è comparsa Eden, nel film la 18-enne figlia di Olivia, che diventa il fanale rosso della serie. L'attrice AnnaLynne McCord, oltre ad essere incredibilmente avvenente, scatena fuori dal personaggio telluriche pulsioni sessuali che indirizza verso Sean.



Gli autori sena pudore di Nip/Tuck scatena tutte le fantasie al limite della pedopornografie verso questa fanciulla che si presenta dapprime come una ragazzetta allegra, per poi dimostrarsi una sboccatissima ninfomane al limite della psicopatia. Ben presto Eden diventerà il villain numero uno della serie, facendosi odiare da tutti e conducendo verso le derive crime che ogni volta predilige Nip/Tuck per completare l'opera. Infatti nella seconda parte della serie, dopo tutti i divertenti riferimenti al mondo della tv, compresa una puntata sperimentale in cui viene ripreso un assurdo reality all'interno della clinica (Plastic Fantastic!), come sempre cominciano a scarseggiare le idee e entrano in ballo indagini e crimini. Ritorna il personaggio di Matt che, dopo anni di casini, ha un po' stufato con i suoi guai e le sue relazioni assurde. Qui per completezza, dopo aver perso la figlia da una come Kimber, per tossicodipendenza, ingaggia una relazione prima con una vittima di un attentato terroristico ridotta come Freddy Krueger e poi con una sua sorellastra. Gli stessi autori ironizzano indirettamente con le eccessive scappatelle di Matt e forse sarebbe il caso di chiudere il personaggio. Lo sciopero degli sceneggiatori è forse stato positivo per Nip/Tuck visto che la seconda parte claudicava negli eventi. Mentre la ninfomane Eden prende il ruolo della pazza omicida, entra in gioco un personaggio borderline, che si rivelerà essere anche pericoloso, protagonista di una storia abbastanza prevedibile che chiude anzitempo la stagione. In conclusione la stagione vale tantissimo per la prima parte, soprattutto per gli stacchi comici veramente riusciti. Non si hanno notizie dell'accorpamento degli episodi rimasti fuori dalla serie.

Non dovremmo aspettare molto visto che la serie è stata lasciata su un cliffhanger non indifferente.



a cura di Gianluigi Perrone