martedì 22 maggio 2007

HEROES - STAGIONE UNO


NBC - 2006 creato da: Tim Kring
Masi Oka,Milo Ventimiglia,Hayden Panettiere,Jack Coleman,Ali Larter,Zachary Quinto,Greg Grunberg,Adrian Pasdar,Noah Gray,Cabey,Malcolm McDowell


Con la Lost-mania le serie tv fantasy hanno ricominciato a riscuotere un grande successo di pubblico. Heroes è attualmente uno dei campioni della categoria.Questo perchè è pensato sin dal DNA come un prodotto fortemente legato all'immaginario fumettistico Marvel che ha tirato su milioni di fan in tutto il mondo. Heroes nasce da una idea di Tim Kring che si era fatto le ossa in Crossing Jordan,insieme ad un altro volto noto della new wave of america tv series,Damon Lindelof di Lost. E non si può negare che da Lost,Heroes prenda una certa struttura parabolica,tant'è che Kring ha placidamente ammesso di aver chiesto all'amico alcune "dritte" per strutturare la serie. Ispirandosi direttamente agli X-Men di Stan Lee,Heroes non ne prende solo il fascino dei personaggi con capacità strabilianti e delle innumerevoli interpretazioni e usi di tali poteri. La serie entra dentro l'anima dell'atmosfera del comic,della strabiliante forza evocativa del sogno di vivere esperienze incredibili e di essere speciali. Non a caso il personaggio più simpatico è un otaku perso come Hiro(Masi Oka,programmatore della Industrial Light & Magic di Lucas ma anche intravisto in Scrubs) ,giovane sognatore giapponese che affronta le vicende incredibili della serie con il trasporto di uno spettatore,di cui è direttamente il tramite.Perchè in qualche modo Heroes proietta l'elemento fantastico in una realtà consapevole.

I suoi protagonisti non sono eroi tout court,vogliono esserlo(o devono esserlo)ma hanno una umanità(una quotidianità) che solo nelle migliori serie fumettistiche si è riconosciuta. Se teniamo conto del fatto che spesso le serie tv nascono nella prospettiva di seguire il concept nato da un film di successo,non è tanto la saga di X-Men di Bryan Singer quanto Unbreakable di Shyamalan a poter ricondurre le tracce da cui parte Heroes. Nella serie di Kring raramente si passa sopra le righe e quando lo si fa è voluto per citazionismo,di quel tipo che a volte è talmente minimale da essere percepito solo inconsciamente. Per il resto siamo in mezzo alla midclass americana andando verso su. Gli autori hanno avuto un bel da lavorare partendo da una matrice ottima e conosciutissima(quella cartacea dei fumetti Marvel,non a caso tra gli autori c'è ,Jeph Loeb,vecchia conoscenza per gli amanti di fumetti) ed adattandola ai personaggi in base al loro status. Quindi abbiamo Claire(Hayden Panettiere),la Cheerleader,una ragazza del liceo che si ritrova ad essere indistruttibile con il potere di rigenerarsi,per cui si sente diversa e questo la infastidisce perchè la esclude dalla norma,la rende incompatibile con i suoi simili. Abbiamo Parkman(Greg Grunberg,già in Alias),poliziotto frustrato con il desiderio di diventare detective ed una moglie fedigrafa,che ha il potere di leggere nel pensiero. Abbiamo Ted Sprague(Matthew John Armstrong,da Crossing Jordan),sin dall'aspetto psoriatico una persona evidentemente emotiva,che contiene in sé una bomba nucleare. Abbiamo Nathan(Adrian Pasdar,che alcuni ricorderanno in Il Buio si Avvicina),futuro presidente degli Stati Uniti,uomo tutto d'un pezzo,che ha il potere primo,supremo nella sua banalità:volare. E c'è un significato intrinseco anche nel potere del vero villain della prima serie,che non è il famigerato Sylar(Zachary Quinto,Charmed,Six Feet Under),poichè il suo male deriva dalla frustrazione,dal rancore che spesso soffre il perseguitato,il nessuno, bensì Linderman,(Malcolm McDowell)che pari al Magneto degli X-Men,ha una sua missione e vuole raggiungerla a tutti i costi ed il cui potere è paradossalmente il più candido,il più puro,visto che è un guaritore. Effettivamente in heroes non ci sono veri cattivi ma i lati oscuri dei vari personaggi. Ecco perchè sempre il personaggio di Nathan ,che racchiude molti dei significati della serie,è spesso ambiguo,fino alla fine non si riesce a capire se sia buono o cattivo,neanche quando Hiro,pieno di dogmi fumettistici,lo apostrofa come villain. Perchè,mentre negli X-Men si era dato il taglio socio-razziale che potrebbe velatamente sembrare essere riportato